Mini ByPass gastrico
Il Bypass Gastrico ad ansa singola (OAGB/MGB One anastomosis/Mini gastric bypass) è stato ideato dal Dr. R. Rutledge nel 1997.
Tecnica Chirurgica
L’intervento viene condotto in laparoscopia con 4-5 accessi chirurgici e in anestesia generale.
Consiste nella creazione di una ”tasca gastrica” stretta e lunga (volume di 150-200 ml, lunghezza non inferiore ai 15 cm) alla quale viene anastomizzata un ansa intestinale misurando circa 150-200 cm distalmente al legamento di Treitz, consentendo al bolo alimentare di saltare nel suo percorso (bypass) l’antro gastrico, il duodeno ed il primo tratto dell’intestino tenue, cosa che porta a un significativo malassorbimento.
Nell’OAGB/MGB non si asporta alcuna parte dello stomaco o dell’intestino.
Una parte dello stomaco rimane “esclusa” dal transito alimentare e non sarà più esplorabile per via endoscopica.
E’ una procedura tecnicamente semplice, sicura ed efficace, con conseguente perdita di peso permanente, facilmente revisionabile e, se necessario, reversibile.
Meccanismo d’azione
Il meccanismo responsabile del calo ponderale è dovuto a molteplici effetti:
- meccanico: restrizione indotta dalla tasca gastrica di ridotte dimensioni con conseguente senso di sazietà alla sua distensione;
- ormonale: influenza sulla secrezione di entero-ormoni e centri regolatori ipotalamici di fame/sazietà;
- malassorbitivo: un parziale “malassorbimento” dei grassi si può avere quando l’intestino bypassato (saltato) supera i 200 cm.
Il Mini by pass è considerato particolarmente efficace nei pazienti con obesità elevata, nei pazienti con obesità e diabete mellito, nei fallimenti di altre procedure solo restrittive.
Risultati
La durata del ricovero varia tra i 2 e 4 gg in assenza di complicanze.
La perdita di peso prevista è paragonabile al bypass gastrico Roux en Y – o maggiore in relazione alla lunghezza del tratto intestinale by-passato.
Lo stesso vale per la risoluzione delle comorbidità, in particolare del diabete.
I pazienti dopo mini by pass necessitano di un’integrazione (vitamine e micronutrienti) paragonabile a quella dopo RYGB, ma c’ è un rischio maggiore di carenza di ferro e carenza di vitamine liposolubili.
E’ fondamentale l’ adesione del paziente ad un corretto follow up che può durare tutta la vita.
Complicanze
Possono essere rare nei centri specializzati e si diversificano per gravità e tempo di insorgenza; le più frequenti sono:
- Fistola della pouch gastrica o leak anastomotico (deiscenza della sutura che unisce stomaco e intestino)
- Emorragia digestiva a livello dell’anastomosi : si verifica nelle prime 48-72 h dopo l’intervento
- Occlusione intestinale per ernia interna o aderenze
- Stenosi dell’anastomosi che un isce lo stomaco con l’intestino, per cui compare nausea, vomito, reflusso gastrico
- Reflusso Biliare legato al fatto che c’è un’unica anastomosi con lo stomaco e può refluire la bile
- Ulcera anastomotica Questa rara complicanza, più frequente nei fumatori e bevitori, di solito si previene o corregge con terapia medica, ma può richiedere un nuovo intervento chirurgico.
- Deficit nutrizionali: sono possibili Aanemia da carenza di Ferro, defict di vitamina B12 e acido folico, osteoporosi da carenza di calcio (mancata assunzione di “integratori”), Ipo-proteinemia da scarsa aderenza a norme nutrizionali.
- Dumping sindrome: Intolleranza all’assunzione di alcuni cibi, soprattutto i liquidi ad alta concentrazione di zuccheri, che si manifesta con sudorazione, senso di spossatezza, palpitazioni, possibile svenimento. Si risolve seguendo le norme dietetico-comportamentali indicate dall’equipe.
Nella maggior parte dei casi il trattamento di queste complicanze non richiede un intervento chirurgico, anche se talora si può rendere necessario secondariamente a condizioni cliniche instabili o a insuccesso del trattamento conservativo.